mercoledì 24 dicembre 2014

Gli auguri di Pasolini


Natale, Pier Paolo Pasolini


«Tanti auguri ai fabbricanti di regali pagani! Tanti auguri ai carismatici industriali che producono strenne tutte uguali!
Tanti auguri a chi morirà di rabbia negli ingorghi del traffico e magari cristianamente insulterà o accoltellerà chi abbia osato sorpassarlo o abbia osato dare una botta sul didietro della sua santa Seicento!
Tanti auguri a chi crederà sul serio che l’orgasmo che l’agiterà – l’ansia di essere presente, di non mancare al rito, di non essere pari al suo dovere di consumatore – sia segno di festa e di gioia!
Gli auguri veri voglio farli a quelli che sono in carcere, qualunque cosa abbiano fatto (eccettuati i soliti fascisti, quei pochi che ci sono); è vero che ci sono in libertà tanti disgraziati cioè tanti che hanno bisogno di auguri veri tutto l’anno (tutti noi, in fondo, perché siamo proprio delle povere creature brancolanti, con tutta la nostra sicurezza e il nostro sorriso presuntuoso).
Ma scelgo i carcerati per ragioni polemiche, oltre che per una certa simpatia naturale dovuta al fatto che, sapendolo o non sapendolo, volendolo o non volendolo, essi restano gli unici veri contestatori della società. Sono tutti appartenenti alla classe dominata, e i loro giudici sono tutti appartenenti alla classe dominante».




lunedì 8 dicembre 2014

Pavese - Ritratto

 

 

 

 

 

 

« C'è un'arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti - lo fa per mordere più risoluto e concentrato. E tu, mentre ha i denti piantati in un punto e inietta qui il suo acido, ricordati di mostrargli un altro punto e fartici mordere - solleverai il primo. Un vero dolore è fatto di molti pensieri; ora, di pensieri se ne pensa uno solo alla volta; sappiti barcamenare tra i molti, e riposerai successivamente i settori indolenziti. »
C. Pavese

 

domenica 7 dicembre 2014

Film Rosso



E che, non basterebbe solo questa bellezza a smuovere chiunque?

Il segno, questa volta, ha scalfito e inciso la pellicola e l'arte visiva .
Sto parlando di "Film Rosso" (1994), di Krzysztof Kieślowski ; non è necessario parlarvi del regista, della qualità del film o degli attori : nessuna sorta di enciclopedismo è garante di ciò che io intendo fare, ovvero
un tentativo di "scoperchiamento", "spolveramento". 

Della trilogia (Film Blu, Film Rosso, Film Bianco) questo è il film che più incarna il potere ononimo - rosso, che del sangue non rimarca solo la negatività, ma anche, metonimicamente, il suo essere vita
Anzi, è propriamente questa bipolarità che rende questo gioiello così magico, assieme ai segni che
Kieślowski dissemina, come d'abitudine, in tutto il film ; l'atmosfera soffusa trapassa lo schermo, ci arriva a noi perché la storia è semplice ma lontana, difficile ma vicina. Vediamo con gli occhi di
Valentine, ma anche con gli occhi di Auguste ; il nostro cinismo globalizzante - e globalizzato - ci abbandona,  ed è come se usassimo gli occhi per la prima volta.

Forse è questo la vera forza - potenza differenziale che agisce con altre potenze differenziali, in questo caso le forze degli spettatori, i loro gusti, le loro opinioni - del regista polacco : la sua incredibile capacità di tramutare lo spettatore in un individuo naif impossessandosi empaticamente di lui facendogli presentire che, nell'esistenza, i nostri progetti sono quasi sempre irrilevanti.

"Quello che voglio mostrare è che i problemi non sono mai pratici o politici. I veri problemi sono sempre dentro di noi"


Naturalmente, la potenza di una pellicola del genere non può precluderci delle riflessioni più generali :
Può una pellicola e-muovere in tal maniera ? Può il cinema ergersi con dignità assieme alle altre arti nobilitanti? Possiamo scardinare la critica che Walter Benjamin faceva del cinema, nel suo capolavoro "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica"?



Link FILM ROSSO : www.youtube.com/watch?v=04wFf9k1uCg (lingua originale francese)

   

        www.nowvideo.at/video/a12d08c185a53 (italiano)


sabato 6 dicembre 2014

Paesi Tuoi - Cesare Pavese (audiolibro)

"Paesi Tuoi" , scritto nel 1939 e pubblicato nel 1941 da Einaudi, costituisce l'esordio narrativo di Cesare Pavese.

Ciò che spezza il lettore e lo piega all'ondulazione linguistica di Pavesa è la crudezza, la nudità delle parole che smettono di inebetire, di ammaliare ; esse smettono di "dover arrivare a", esse parlano e basta. 

S'inbevono, piuttosto, di quell'amarezza che nell'opera del Nostro è onnipresente - come si vede perfettamente nei suoi diari.

L'armonia delle campagne piemontesi - che Pavese amava- non salva il protagonista, Berto, dalla disillusione, e anzi stride in maniera notevole con gli atteggiamenti ed i silenzi dei contadini che vi ci abitano.

Che forse il ritorno di Berto alla campagna rappresenti un tentativo di Pavese stesso di raccontare le sue origini per affrontarne, dunque, il definitivo distacco? In tal caso, cosa rappresenta la conclusione - nel senso di chiusura?

 

 
Santo Stefano Belbo, luogo natale di C.Pavese

 

Audiolibro Parte 1 http://www.4shared.com/video/A6JNT5Izba/01_online.html

                  Parte 2 http://www.4shared.com/video/90OAHQVMce/02_online.html

                  Parte 3 http://www.4shared.com/video/JL9MBRc1ce/03_online.html

                  Parte 4 http://www.4shared.com/video/qC3TJzexce/04_online.html

                  Parte 5 http://www.4shared.com/video/bMvmQa8iba/05_online.html

 








giovedì 4 dicembre 2014

I 100 romanzi più belli prima del 1898

http://www.linkiesta.it/migliori-libri-1898


Oggi Linkiesta ha pubblicato una lista di 100 romanzi selezionati dal giornalista Clement K. Shorter nel 1898.

Questi sono identificati come i migliori romanzi prima di tale data.


Ecco qui sotto i testi, con i link dei relativi ebook gratis. Buona lettura!



1. Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes Saavedra — eBook gratis
2. The Holy War di John Bunyan
3. Storia di Gil Blas di Santillana di Alain-René Lesage — eBook gratis
4. Robinson Crusoe di Daniel Defoe — Testo completo
5. I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift — eBook gratis
6. The Adventure of Roderick Random di Tobias Smollett — eBook gratis in inglese
7. Clarissa di Samuel Richardson — eBook gratis in inglese
8. Tom Jones di Henry Fielding — eBook gratis in inglese
9. Candido di Voltaire — eBook gratis
10. Storia di Rasselas, principe di Abissinia di Samuel Johnson — eBook gratis in inglese
11. Il castello di Otranto di Horace Walpole — eBook gratis
12. Il vicario di Wakefield di Oliver Goldsmith — eBook gratis in inglese
13. Il vecchio barone inglese di Clara Reeve — eBook gratis in inglese
14. Evelina di Burney Fanny — eBook gratis in inglese
15. Vathek di William Beckford — eBook gratis in inglese
16. I misteri di Udolpho di  Ann Radcliffe — eBook gratis in inglese
17. Le avventure di Caleb Williams di William Godwin
18. The Wild Irish Girl di Sydney Owenson
19. Corinna o l'Italia di Madame de Staël
20. The Scottish Chiefs di Jane Porter
21. The Absentee di Maria Edgeworth — eBook gratis in inglese
22. Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen — Testo completo
23. Headlong Hall di Thomas Love Peacock — Testo completo
24. Frankenstein, o il moderno Prometeo di Mary Shelley — eBook gratis in inglese
25. Marriage di Susan Edmonstone Ferrier — eBook gratis in inglese
26. The Ayrshire Legatees di John Galt — eBook gratis in inglese
27. Valerius di John Gibson Lockhart
28. Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Wolfgang Goethe
29. Kenilworth di Walter Scott — eBook gratis in inglese
30. Bracebridge Hall di Washington Irving
31. The Epicurean di Thomas Moore
32. The Adventures of Hajji Baba di James Justinian Morier
33. I promessi sposi di Alessandro Manzoni — Testo completo
34. Il castello di Lichtenstein di Wilhelm Hauff — eBook gratis in inglese
35. L'ultimo dei Mohicani di James Fenimore Cooper
36. The Collegians di Gerald Griffin
37. The Autobiography of Mansie Wauch di David Macbeth Moir
38. Richelieu di George Payne Rainsford James
39. Il Diario di Tom Cringle di Michael Scott
40. Mr Midshipman Easy di Frederick Marryat — eBook gratis in inglese
41. Papà Goriot di Honoré de Balzac — eBook gratis in inglese
42. Rory O'More di Samuel Lover
43. Jack Brag di Theodore Hook
44. Fardorougha the Miser di William Carleton
45. Valentine Vox di Henry Cockton
46. Old St. Paul's di Harrison Ainsworth
47. Ten Thousand a-Year di Samuel Warren — Testo compelto
48. Susan Hopley di Catherine Crowe
49. Charles O'Malley di Charles Lever
50. The Last of the Barons di Bulwer Lytton — eBook gratis in inglese
51. Consuelo di George Sand — eBook gratis in francese (Libro 1, libro 2, libro 3)
52. Amy Herbert di Elizabeth Sewell — eBook gratis in inglese
53. Adventures of Mr. Ledbury di Elizabeth Sewell
54. Sybil di Benjamin Disraeli — eBook gratis in inglese
55. I tre moschettieri di Alexandre Dumas
56. L'ebreo errante di Eugène Sue — Testo completo in francese
57. Emilia Wyndham di Anne Marsh-Caldwell — Testo completo in inglese
58. The Romance of War di James Grant — Testo completo in inglese
59. La fiera della vanità di William Makepeace Thackeray — eBook gratis in inglese
60. Jane Eyre di Charlotte Brontë — eBook gratis
61. Cime tempestose di  Emily Brontë — eBook gratis in inglese
62. The Vale of Cedars di Grace Aguilar — eBook gratis in inglese
63. David Copperfield di Charles Dickens — eBook gratis
64. The Maiden and Married Life of Mary Powell di Anne Manning — eBook gratis in inglese
65. La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne — eBook gratis in inglese
66. Frank Fairleigh di Francis Smedley
67. La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe — eBook gratis
68. The Wide, Wide World di Susan Warner — eBook gratis in inglese
69. Nathalie di Julia Kavanagh — Testo completo
70. Ruth di Elizabeth Gaskell — eBook gratis in inglese
71. The Lamplighter di Maria Susanna Cummins
72. Il dottor Antonio di Giovanni Ruffini — Testo completo
73. Westward Ho! di Charles Kingsley — eBook gratis in inglese
74. Debit and Credit di Gustav Freytag — eBook gratis in inglese
75. Tom Brown's School-Days di Thomas Hughes
76. Le torri di Barchester di Anthony Trollope
77. John Halifax di Dinah Craik — eBook gratis in inglese
78. Ekkehard di Viktor von Scheffel
79. Elsie Venner di Oliver Wendell Holmes — eBook gratis in inglese
80. La donna in bianco di Wilkie Collins — eBook gratis in inglese
81. The Cloister and the Hearth di Charles Reade — eBook gratis in inglese
82. Ravenshoe di Henry Kingsley — eBook gratis in inglese
83. Padri e figli di Ivan Sergeevič Turgenev — eBook gratis in inglese
84. Silas Marner di George Eliot — eBook gratis in inglese
85. I miserabili di Victor Hugo — eBook gratis
86. Salammbô di Gustave Flaubert — Testo completo in francese
87. Salem Chapel di Margaret Oliphant Oliphant — eBook gratis in inglese (Libro 1, libro 2)
88. The Channings di Ellen Wood
89. Lost and saved di Caroline Norton — Testo completo
90. The Schönberg-Cotta Family di Elizabeth Charles
91. Lo zio Silas di Joseph Sheridan Le Fanu
92. Barbara's History di Amelia Edwards
93. Sweet Anne Page di Mortimer Collins — eBook gratis in inglese
94. Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij
95. Fromont jeune et Risler aîné di Alphonse Daudet — eBook gratis in inglese
96. Marmorne di Philip Gilbert Hamerton
97. Black but Comely di George John Whyte-Melville
98. Il signore di Ballantrae di Robert Louis Stevenson
99. Reuben Sachs di Amy Levy — eBook gratis in inglese
100. Notizie da nessun luogo di William Morris — eBook gratis in inglese

mercoledì 3 dicembre 2014

Poeticando

 








MANCANZA




Una sottile membrana di
nulla
pellicola trasparente, tra dentro e fuori,
dove è il nulla?




Dov'è questo germe che s'annida

che tutto sfuma, ingoiando sprazzi interi di realtà?





Mi piacerebbe, sai 
uscire da me, osservare lo spettacolo delle nostre anime 
che corrono insieme 
eppure ora, lasciarmi cadere tra la nebbia...





Una buccia vuota
cadendo non emette alcun gemito











Mi ricordo di te
accalappiavi l’aria
con fendenti d’asfalto


E noi,
guardavamo sommessi :


in quell’istante tu tracciavi
i margini
delle nostre sconfitte
- cercando il riscontro –

piroettando tra una gabbia
e l’altra






Ricordo di te,

di quando mi dicesti ch’eravamo
nella stessa inquietudine






eppure vagavi,

vagavi nei nostri ologrammi






Al mattino volevo strapparti quegli occhi

al tramonto incastonarli nei miei








È in questo nostro ciarpame
che riflettono ancora
le aspre grida




È proprio qui che
concediamo ai nostri sforzi
un vanto innecessario


lì, si ossidano le nostre cavalcate
è lì che
comincia il pellegrinaggio




Ogni anno, apriamo quei cassetti
ripetendo(ci) ossequi
venerandi rispetti
quegli schiamazzi acclamano spargimenti…


Ma come ben sai, è arduo decidersi
(così come lo è recidersi, tagliarsi ombelicalmente)
Da un cordone all’altro scivolano
Liquefatti
i nostri amori che spruzzano nell’aria argomenti tossici




Il nostro tanfo, mentre avvinghiati respiriamo il dolore dell’altro




I singulti che, cogenti
sfumano nell’ombra.













LA CRUDELTA' DEGLI APPLAUSI


Seduto con te, di fronte alle attese
alle orride speculazioni


“se” e “ma”


prendevi, con le tue mani tenui
ciascun barlume di rimorso




lo riponevi, con calma,
in una mensola dimenticata, dove
l'occhio a lungo non avrebbe sostato




con cura, osservavi
tutti i miei piccoli sforzi
le mie ossessioni pulsanti
che accarezzavi, incurante del rischio






e solo allora,
facevamo invidia
intenti violenti che sbattevano su di noi






non più accecati da
tessere strappate,






orchidee appoggiate ai vetri
recinti scavalcati






e le sere tremende
in cui
appoggiato a te sceglievo di essere






in quelle sere, il mio volto sgualcito
misurava distanze
sporche
d' un cielo aspro



COMMENTO DI VALERIO GAIO PEDINI

Se nella poesia di molti contemporanei si parla di cannibalismo ed in altri di autofagia dell’io, la dimensione di Artin Bassiri, filosoficamente e musicalmente ben organizzata, si ha nel soffocamento e nella lotta reciproca tra io ed oltre. Il richiamo nichilista, vuole essere un richiamo che superi il nichilismo, che lo affronti, che lo veda e lo spezzi, ma poi si condanna alla perdizione della persona, nel silenzio. Ed è dal silenzio che Artin Bassiri produce suoni scricchiolanti.

"Una buccia vuota,
cadendo non emette alcun gemito"

l’io viene annullato, reso nulla. Così il nulla esterno si rappresenta nell’interno.
Ma la dimensione più interessante la si raggiunge quando in un monologo camuffato da dialogo, la dimensione emotiva viene ridotta a aggressività pastosa. Nella continuità solo in piccoli momenti ci può essere un emozione forte, e viene tracciata sono nei versi finali, in cui il climax si eleva e si rompe subito, rimanendo sospeso in aria

Al mattino volevo strapparti quegli occhi
al tramonto incastonarli nei miei

I richiami alla gabbia umana (con un interessante “accalappiavi/ l’aria/ con fendenti d’asfalto) si rintracciano in una dimensione intima, che si fa sociologica.
La dimensione intima di Bassiri sta nella continuità-e dalla continuità si estende. La grazia diviene grezza, urbana, quindi mirabile, per venire incastonata “piroettando tra una gabbia
e l’altra”, in uno status dell’inquietudine permanente, con un sprazzo di mirabile respiro.
Con Bassiri, là dove si soffoca, si respira. Qui avviene un ritratto sociologico, davanti allo specchio, soffocato in esso.
E se l’amore appare, appare dolciastro, sfregiato. Cerca in qualche modo di rinchiuderlo in una capsula di vetro, ma alla fine deve sorbirsi le tossine del mondo. E’ un amore dell’intimità globale, che dà alle tossine altre tossine, riempiendo il mondo.
E tutto questo è parte integrante del “nostro ciarpame”. Non c’è via di fuga, e se c’è, non perdura. Poiché labile. Quindi proprio nel ciarpame si edifica una nuova babele, con una lingua tentata, grossolana, brutta (innecessario, ombelicalmente), ma pregna di capacità ragionante.
Si tenta, ergo, e direi con un risultato che diviene quasi di un’aspra melodia, una involuzione alla psiche (ribadisco il concetto dello specchio), con il concetto di genesi umana, da cui si riproduce la genesi sentimentale.
Quei “cordoni” che indicano il legame, la prigionia, che portano a far sì che si possa solo rimandare al mondo altri tossine, è una psico-metaforica che rende il tutto ancora più disincantato ed aspro. La dolcezza di Artin ergo si misura nella sua asprezza.
Tecnicamente Artin misura la sua poetica nella troncatura, nella pausa. Parlavamo proprio ieri, dopo avermi inviato La crudeltà degli applausi (titolo che riporta ancora all’asprezza del palcoscenico, “il mondo”), su cui avevo di dubbi per la forma metrica ( a me appariva troppo azzardata, in alcuni “a capo”, troppo stonata), dell’idea di Artin di rendere ogni pezzo (trattasi di canti) diverso dall’altro, di creare una nuova scena, un nuovo mondo: un rinnovamento,ergo della forma contenutistica.
Ma proprio in questo vi è una continuità-per quanto le note siano variabili- anche nello stesso testo: si passa dall’acuto al grave precipitosamente, sbilanciando a volte il testo.
Il testo ultimo riprodotto (scritto a Parigi) forse è il più amoroso testo qui proposto. Si respira un ambiente casalingo, con metafore che indicano l’interno di un arredamento (le mensole, le orchidee, le tessere), che forma un puzzle affettivo, che si conchiude nell’asprezza, proiettandosi all’esterno

in quelle sere, il mio volto sgualcito
misurava distanze
sporche
d' un cielo aspro

Dall’intimità, ergo, si passa al palcoscenico del mondo e riecheggia un applauso. Crudele. Una dimensione minimalista che, alla fine, fortunatamente, trova un effimero spiraglio di libertà.
Tra cordoni, gabbie, mensole ed altro Artin proietta una libertà, che è sempre palcoscenico di un’effimera amarezza esistenziale.

Valerio Gaio Pedini